In Balzac c’e tutto. C’è la provincia con i suoi pettegolezzi, i cicalecci, le invidie, le gelosie, i matrimoni, gli amori, i tradimenti, i vecchi avari, i giovani ingenui, le ragazze illibate, le dimore di campagna, le feste, i salotti, i preti. C’è la città, Parigi, con le carrozze, i teatri, i giornali, il lusso, la moda, la politica, i conservatori e i liberali, le attrici, le prostitute, i ristoranti, i bohemiens, le case splendide e i tuguri. Poi c’è l’economia: le fabbriche, le stamperie, le tecniche di fabbricazione della carta, i debiti, le banche, le cambiali, la prigione per chi è insolvente, il denaro.