"Le Horla" è senza dubbio uno dei testi fondamentali della narrativa dedicata all’orrore, «opera unica nel suo genere, d’una tragicità assoluta: l’autore vi ha concentrato un sentimento d’angoscia fin allora sconosciuto in tutte le letterature moderne. L’intensità, la progressione drammatica sono esemplari in questo lungo racconto. I momenti di pausa della nevrosi (o psicosi) qui descritta sono tutti-necessari: danno al narratore (e al lettore) quel barlume irrisorio di speranza indispensabile per comprendere che il «giro di vite immaginato da Maupassant ha spirali sempre più strette che riconducono immancabilmente il protagonista alla casa maledetta. Ma, anche qui, come del resto in tutta l’opera dello scrittore, la speranza è soltanto una trappola.